Chiavenna – Campodolcino (ITA)
Lunghezza
14.3km
Tempo di percorrenza
5h 30m
Dislivello
+750 m
Difficoltà
T2 – Sentiero escursionistico di montagna fra San Vittore e Passo della Forcola
La Via Spluga e le grandi frane della Val San Giacomo
La diramazione 3.1 si stacca dal percorso principale dell’AMALPI trek a Chiavenna e risale la Val San Giacomo, percorrendo fino a Campodolcino la storica Via Spluga, direttrice Nord-Sud che sin dall’epoca romana ha costituito la più agile arteria verso le Alpi Centrali, da Milano al lago di Costanza oltrepassando il passo dello Spluga. L’itinerario attraversa un territorio dalle dinamiche geomorfologiche attive, lungo cui si incontrano cinque delle diciannove grandi frane dell’AMALPI Trek. Oltre alle frane di Val Genasca, del Gallivaggio e di Cimaganda, due varianti conducono alla frana del Monte Mater nei pressi di Madesimo e alla frana di Ganda Nera in Val di Lei.
Carte
- Swisstopo 1:50’000 277T, Roveredo; CN 1:25’000 1275, Campodolcino; CN 1:25’000 1255, San Bernardino; Kompass 1:50’000 n.92, Valchiavenna, Val Bregaglia; Carta Tecnica Regionale (CTR) della Lombardia 1:10’000 (B2d2; B2d3; B2d4); Trekking in Valchiavenna 1:100’000
Partenza / Arrivo
- Chiavenna (333 m) / Campodolcino (1080 m)
Mezzi pubblici
- Chiavenna è capolinea dell’autopostale B561 (Splügen, Dorf) e delle linee STPS A807 Chiavenna-Splügen ed A4 Chiavenna-Madesimo. Campodolcino si trova sulla linea dell’Autopostale B561 e sulle linee STPS A807 Chiavenna- Splügen ed A4 Chiavenna-Madesimo.
Lunghezza / Tempi
- Chiavenna – Uggia: 3.0 km / 1h40
- Uggia – Cimaganda: 5.8 km / 2h00
- Cimaganda – Campodolcino: 5.5 km / 1h50
- Variante Ganda Nera: 22.3 km / 9h10
- Variante Monte Mater: 6.5 km / 5h50
Capanne
- Rif. Chiavenna; Rif. Baita del Capriolo
Chiavenna (333 m), Uggia (700 m), Gallivaggio (810 m), Cimaganda (900 m), Campodolcino (1080 m).
La Via Spluga e le grandi frane della Val San Giacomo
La diramazione 3.1 si stacca dal percorso principale dell’AMALPI trek a Chiavenna e risale la Val San Giacomo, percorrendo fino a Campodolcino la storica Via Spluga, direttrice Nord-Sud che sin dall’epoca romana ha costituito la più agile arteria verso le Alpi Centrali, da Milano al lago di Costanza oltrepassando il passo dello Spluga. L’itinerario attraversa un territorio dalle dinamiche geomorfologiche attive, lungo cui si incontrano cinque delle diciannove grandi frane dell’AMALPI Trek. Oltre alle frane di Val Genasca, del Gallivaggio e di Cimaganda, due varianti conducono alla frana del Monte Mater nei pressi di Madesimo e alla frana di Ganda Nera in Val di Lei.
Dettagli
Carte
- Swisstopo 1:50’000 277T, Roveredo; CN 1:25’000 1275, Campodolcino; CN 1:25’000 1255, San Bernardino; Kompass 1:50’000 n.92, Valchiavenna, Val Bregaglia; Carta Tecnica Regionale (CTR) della Lombardia 1:10’000 (B2d2; B2d3; B2d4); Trekking in Valchiavenna 1:100’000
Partenza / Arrivo
- Chiavenna (333 m) / Campodolcino (1080 m)
Mezzi pubblici
- Chiavenna è capolinea dell’autopostale B561 (Splügen, Dorf) e delle linee STPS A807 Chiavenna-Splügen ed A4 Chiavenna-Madesimo. Campodolcino si trova sulla linea dell’Autopostale B561 e sulle linee STPS A807 Chiavenna- Splügen ed A4 Chiavenna-Madesimo.
Lunghezza / Tempi
- Chiavenna – Uggia: 3.0 km / 1h40
- Uggia – Cimaganda: 5.8 km / 2h00
- Cimaganda – Campodolcino: 5.5 km / 1h50
- Variante Ganda Nera: 22.3 km / 9h10
- Variante Monte Mater: 6.5 km / 5h50
Capanne
- Rif. Chiavenna; Rif. Baita del Capriolo
Da non perdere
Chiavenna (333 m), Uggia (700 m), Gallivaggio (810 m), Cimaganda (900 m), Campodolcino (1080 m).
Emozioni ad ogni passo
Pianazzola
I ripidi versanti di Pianazzola, terrazzati con l’antica tecnica del muretto a secco, offrono pianori preziosi per viti e frutteti.
Carden di Uggia
Il “carden” di Uggia, nel comune di San Giacomo Filippo, è un esempio di ristrutturazione rispettosa dell’antica costruzione agricola in pietre e legname caratteristica della Valchiavenna.
Stazione di monitoraggio
Stazione totale di monitoraggio della frana della Val Genasca: strumento topografico che consente di registrare gli spostamenti di punti scelti sul corpo frana a centinaia di metri di distanza.
San Guglielmo
Il santuario di San Guglielmo in Valle fu eretto nel seicento e gode di una suggestiva posizione sulla sponda destra del torrente Liro all’altezza di San Giacomo Filippo.
Val Zerta
Superato San Giacomo Filippo e usciti dal bosco, la vista si apre sul fondovalle e sul torrente Liro, dove questo riceve le acque e i sedimenti dalla Val Zerta, soggetta a frequenti eventi di colata detritica.
Gallivaggio
Il Santuario di Gallivaggio sorge ai piedi di una parete subverticale di oltre 500 m di altezza, sorgente di ripetuti crolli, che ha reso necessaria la realizzazione di opere di difesa.
Cimaganda
Il toponimo Cimaganda (“in cima alla ganda”) significa in gergo “sull’ammasso di pietre”, in riferimento ai blocchi della frana di Cimaganda, su cui sorge il nucleo abitativo.
Lago di Prestone
Superato il nucleo di Vho, il sentiero sale rapidamente di quota fino a raggiungere il Lago di Prestone, un invaso artificiale creato dall’omonima piccola diga.
San Gregorio Taumaturgo
La chiesa di San Gregorio Taumaturgo sorge in sponda destra del Lago di Prestone, in località Portarezza, ed è stata edificata nel 1737, probabilmente nei pressi di un’antica chiesa romana.
San giovanni Battista
La chiesa di San Giovanni Battista, consacrata nel 1528, è situata a pochi passi dal Torrente Rabbiosa e costituisce la chiesa Parrocchiale di Campodolcino.
Ponte Romano
Il Ponte Romano sul torrente Rabbiosa, così chiamato sebbene di età rinascimentale e probabilmente costruito presso l’antico attraversamento romano della Via Spluga.
Mu.Vi.S.
Nella piazza principale del paese ha sede il Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo (Mu.Vi.S.), generoso di iniziative culturali e didattico-formative per tutte le età.