Ponte Leggiuna – Giornico (CH) admin Agosto 28, 2023
Tappa 7

Ponte Leggiuna – Giornico (CH)

Lunghezza

16.6km

Tempo di percorrenza

10h 00m

Dislivello

+1580 m / -1560 m

Difficoltà

T2 / T3 – Sentiero escursionistico di montagna fra Rossa e Fontana
T1 – Sentiero escursionistico fra Fontana e Ponte Leggiuna

La frana del Monte Crenone e la “Buzza” di Biasca

La bassa Valle di Blenio fu il teatro, all’inizio dell’Età moderna, della più grave catastrofe naturale documentata storicamente in Svizzera. Il 30 settembre 1513, gli 85.5 milioni di metri cubi di detriti di roccia caduti dal Monte Crenone sbarrarono completamente il corso del fiume Brenno, causando la formazione di un lago di 4.5 km di lunghezza e 130 milioni di metri cubi di volume. La rottura della diga di detriti che tratteneva le acque, avvenuta il 20 maggio 1515, provocò un’immane inondazione, conosciuta con il nome di “Buzza di Biasca”, che causò più di un centinaio di vittime, devastò il fondovalle fra Biasca e il Lago Maggiore e ne condizionò l’utilizzo per i secoli seguenti.

Dettagli

Carte

  • CN 1:25’000 1273, Biasca

Partenza / Arrivo

  • Ponte Leggiuna (370 m) / Giornico (392 m)

Mezzi pubblici

  • Il Ponte Leggiuna si può raggiungere con l’autopostale B131 Biasca, Stazione – Olivone, Petullo, scendendo a Loderio o a Malvaglia, Brugaio. La tappa termina a Giornico, Paese, che è sulla linea dell’autopostale B120 fra Biasca, Stazione e Airolo, Stazione, che serve anche le stazioni ferroviarie di Bodio e Lavorgo.

Lunghezza / Tempi

  • Ponte Leggiuna – Loderio: 1.5 km / 0h20
  • Loderio – Bassa dei Cantói: 7.7 km / 5h50
  • Bassa dei Cantói – Giornico: 7.4 km / 3h50
  • Variante di fondovalle (percorso ciclabile 36.01 e 3.06): Loderio (354 m), Biasca (303 m), Pollegio (296 m), Personico (324 m), Giornico (392 m); 15.1 km / 1h00.

Capanne

  • Cap. Pian d’Alpe UTOE (1764 m)

Da non perdere

Ponte Leggiuna (371 m), Loderio (354 m), Pozzo di dentro (1591 m), Cap. Pian d’Alpe UTOE (1764 m), Bassa dei Cantói (1935 m), Sobrio (1128 m), Giornico (392 m).

GALLERY

Emozioni ad ogni passo

Ponte Leggiuna

Il ponte in pietra sul torrente Lesgiüna fu realizzato nel 1810 sulla viva roccia allo sbocco della gola per proteggerlo dalle piene, dopo l’ennesimo crollo, nel 1808, del ponte di legno precedente.

Oratorio della Natività di Maria

L’Oratorio della Natività di Maria, probabilmente della fine del Cinquecento, fu quasi interamente seppellito da una colata detritica scesa il 27 settembre 1868 e riportato alla luce negli anni ’90.

Rampèda

Da Rampèda, si affronta l’erto sentiero che risale il versante di Loderio passando da In Visnón, In Mornátt e A Cénz, da dove è possibile osservare dall’alto l’accumulo della frana del Monte Crenone.

A Cénz

Uno dei rustici (“cascina”) di Cénz (monte di Loderio), con i suoi terrazzi sostenuti da muri a secco un tempo coltivati (cereali, patate) e la vista sul fondovalle di Malvaglia e l’omonima valle.

Pozzo di mezzo

Da Pozzo di mezzo si gode un’ampia vista sul crinale che separa la Valle di Blenio dalla Val Malvaglia, con le cime del Simano (a sinistra), di Gana Bianca (sullo sfondo) e di Gana Rossa (a destra).

Pozzo di dentro

L’ampio terrazzo fra i monti alti di Pozzo di fuori, di mezzo e di dentro, si sviluppa su depositi glaciali e fluvioglaciali dell’Ultima glaciazione, ciò che ha permesso di trarne un ampio pascolo.

Capanna Pian d'Alpe UTOE

La Capanna Pian d’Alpe è un eccellente punto di sosta, dopo aver percorso i 1400 m di dislivello da Loderio, per godersi la calma del bosco di conifere circostanti o per salire sulla vetta del Matro.

Bassa dei Cantói

Nel lariceto appare il cartello escursionistico della Bassa dei Cantói, fra le Valli di Blenio e Leventina. Una deviazione segnalata permette di raggiungere in 45 min. la panoramica vetta del Matro.

Cascine

A Cascine, la topografia presenta una serie di terrazzi e avvallamenti poco marcati che marcano delle controscarpate generate da una profonda deformazione gravitativa che interessa tutto il versante.

Sotto Cascine

Vista da Sotto Cascine verso il versante destro della Valle Leventina, con i monti alti posti fra le praterie attorniate dal bosco e le cime del Pizzo Campo Tencia (sullo sfondo) e del Pizzo Forno.

Sobrio

Scorcio della parte alta del nucleo di Sobrio, ex comune aggregatosi nel 2016 con Faido, celebre per le case intitolate ai grandi compositori che gli sono valsi il titolo di “Villaggio della Musica”.

San Lorenzo

Situata fra i nuclei di Sobrio e Ronzano, la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, menzionata nel XIII sec. e ampliata nel XVI sec., era in passato attorniata da coltivazioni di segale e patate.

Gramudél

Scendendo da Sobrio si apre una vista eccezionale sugli estesi vigneti e sul nucleo storico di Giornico, invitando alla scoperta di questo villaggio considerato fra i borghi più belli della Svizzera.

Gramudél

I resti dell’antica chiesetta di Gramudél, sulle pareti di roccia che sovrastano Giornico, che in passato serviva da riparo ai viandanti che transitavano lungo l’aereo sentiero che scende da Sobrio.

Torre medievale di Attone

Vista del nucleo di Giornico (“Cima la tera”), dove spicca la Torre di Attone, dal nome del nobile prelato Atto o Attone da Giornico, vescovo di Vercelli, discendente dell’ultimo re dei Longobardi.